Amianto
Ultimo aggiornamento: 24 gennaio 2020, 11:53
Che cos’è l’amianto (Asbesto)
L'amianto o asbesto è un minerale naturale a struttura fibrosa. La sua resistenza al calore e la sua struttura fibrosa lo resero adatto come materiale per indumenti e tessuti da arredamento a prova di fuoco.
E’ stato utilizzato fino al 1980 circa come isolante termico in edilizia e nell’industria, in seguito è stato vietato in molti paesi, perché è nocivo per la salute: le polveri contenenti fibre d'amianto, respirate, possono causare gravi patologie.
A causa dei possibili effetti sulla salute che si manifestano anche a distanza di molti anni dall’esposizione (si possono verificare tempi di latenza di 40 anni), la produzione e la vendita di sostanze contenenti amianto sono state vietate nel nostro paese a partire dal 1994.
Dove si trova
Oggi l’amianto può essere ancora presente in materiali utilizzati per la realizzazione di edifici o manufatti civili, militari o industriali.
I materiali più pericolosi sono quelli che rilasciano facilmente le fibre in aria e cioè quelli friabili, mentre i materiali compatti (come l’Eternit), se sono ben conservati difficilmente perdono fibre.
I maggiori livelli di rischio si sono riscontrati negli ambienti di lavoro dove l’amianto veniva manipolato e negli ambienti dove è presente amianto spruzzato in cattivo stato di conservazione.
Per i materiali contenenti amianto compatto, come le coperture degli edifici in cemento-amianto (Eternit), il rischio non è, in generale, particolarmente elevato ed è comunque legato allo stato di manutenzione dei materiali, i quali possono diventare un rischio solo se danneggiati.
Perché è pericoloso
E’ pericoloso essenzialmente perché le fibre di amianto molto sottili, tendono a sfaldarsi dividendosi longitudinalmente, rimangono sospese in aria e vengono respirate. E’ quindi necessario ridurre il più possibile l’inalazione e non disperderle nell’ambiente per eliminare il rischio di tumori (principalmente polmone, pleura, laringe).
Cosa prevede la normativa
La normativa Nazionale (Legge 257 del 1992, n. 257 – DM 6/9/1994) e Regionale (LR 17/2003 – D.g.r. n. VIII/1526 del 22/12/2005 – PRAL) prevede che, dal momento in cui viene rilevata la presenza di materiali contenenti amianto in un edificio, il proprietario dell’immobile deve comunicare alla ATS i dati relativi alla presenza di amianto, compilando il Mod NA/1. Inoltre deve attuare il programma di manutenzione e controllo che implica una serie di adempimenti.
Per maggiori informazioni e obblighi in capo ai proprietari, invitiamo a consultare la documentazione seguente:
1) Protocollo operativo per mancata autonotifica della presenza di manufatti contenenti amianto
2) Protocollo ATS Monza Brianza per la gestione delle segnalazioni presenza amianto